Il presidente Degani: manca il personale
Fonte: intervista del Corriere della Sera di Sara Bettoni
Luca Degani è presidente di Uneba Lombardia, organizzazione di categoria del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo a cui aderiscono in buona parte realtà non profit e di radici cristiane. Fa il punto sulla situazione delle residenze sanitarie assistenziali nell’emergenza coronavirus.
Alcune strutture registrano molti contagi tra ospiti e personale. E in Procura è arrivata una decina di denunce da sindacati o lavoratori. In tutte si accusano i gestori delle Rsa di non aver applicato le misure necessarie a evitare la diffusione del virus.
Presidente, le strutture hanno sottovalutato il problema all’inizio?
«Da subito abbiamo sottolineato il problema all’assessorato alla Sanità: il virus colpisce più duramente gli anziani con comorbilità e le Rsa accolgono grandi anziani con una o più malattie. Ma fino alla settimana scorsa non eravamo nell’elenco di priorità della Regione».
Cosa hanno fatto le Rsa per evitare i contagi?
«Dopo il primo caso, abbiamo chiesto di limitare al più possibile le visite di esterni, ci siamo messi a cercare mascherine, difficili da reperire come per tutti. Ora ne abbiamo acquistate 300 mila di tipo chirurgico, speriamo non siano requisite. E da lunedì stanno arrivando alcune protezioni tramite le Ats. La situazione, lo riconosco, sta cambiando perché i sindacati hanno avuto una capacità di pressione che come associazione di categoria non abbiamo».
Tra sindacati e lavoratori c’è chi ha denunciato i gestori delle Rsa per non aver fornito le protezioni o addirittura per aver chiesto di non indossarle.
«Chi ha dato queste indicazioni ha sicuramente sbagliato».
Oltre alla mancanza di protezioni, quali altri problemi hanno le strutture?
«È calata la forza lavoro, tra chi è in quarantena e chi ha scelto di andare ad aiutare negli ospedali. Sono stati fatti pochi tamponi agli ospiti e sono mancate indicazioni su come curare i positivi».
La delibera regionale del 30 marzo dà indicazioni in questo senso.
«Personalmente ritengo interessanti le ultime delibere, ma credo manchi un provvedimento che garantisca maggior chiarezza sulle scelte effettuate».
Cosa si può fare per evitare altri focolai?
«Bisogna fare tamponi agli ospiti, consulenze specialistiche e farmacologiche alle Rsa affinché i positivi abbiano il diritto alla cura. Non ultimo la fornitura di protezioni alle strutture».