Avv. Marco Ubezio – Avv. Raffaele Mozzanica – Dott.ssa Margherita Del Deo

  • Decreto Legge n. 44 del 1 aprile 2021

Il Decreto Legge n. 44 del 1 aprile 2021 è nuovamente intervenuto sull’art. 106 del D.L. 18/2020, abrogando il comma 8-bis che escludeva l’applicazione delle disposizioni ivi previste ad ODV, APS e ONLUS.

Con tale ultimo intervento normativo, anche ODV, APS e ONLUS possono convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, in deroga alle disposizioni civilistiche o statutarie.

È stata, altresì, estesa agli enti in questione la possibilità tenere le assemblee e le riunioni mediante mezzi di telecomunicazione entro il 31 luglio 2021, ricorrendo eventualmente all’espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza, anche in mancanza di una previsione statutaria in tal senso.

  • Linee guida sui rapporti tra Enti del Terzo settore e Pubblica Amministrazione

Sono state pubblicate le attese linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aventi ad oggetto i nuovi strumenti introdotti dal codice del Terzo Settore per favorire nuove e più avanzate forme di collaborazione tra Enti pubblici ed ETS.

Ci si riferisce agli strumenti della co-progettazione, co-programmazione e delle convenzioni dirette, con particolare riferimento al servizio di trasporto di emergenza urgenza.

Nel dettaglio lo strumento della co-programmazione attiene alla fase della pianificazione delle risposte del sistema integrato pubblico/privato ai mutevoli bisogni della società sulla base della consapevolezza del fatto che gli Enti della PA e quelli del Terzo Settore perseguono un comune interesse di natura solidaristica che si estrinseca nella variegata platea delle attività di interesse pubblico indicate nel D.lgs 117/2017.

Anche la giurisprudenza costituzionale pare aver ormai acquisito il fatto che le previsioni che il Codice del Terzo Settore rivolge ai rapporti tra ETS e Pubblica Amministrazione si pongano quale regime alternativo a quello del Codice dei Contratti Pubblici, dove, nel primo, l’attenzione non è tanto rivolta ai meccanismi della concorrenzialità più estrema propri del secondo ma piuttosto la ricerca di forme collaborative più avanzate, che consentano, anzi meglio favoriscano, il coinvolgimento di risorse progettuali e anche finanziarie degli Enti del Terzo Settore nella comune definizione, con la Pubblica Amministrazione, di servizi di interesse collettivo e sociale.

Per quanto attiene allo specifico ambito della co-progettazione, la Consulta è intervenuta con la sentenza nr. 131 del 26/6/2020 confermando la piena legittimità, tanto sul piano della norma nazionale che di quella comunitaria, del meccanismo selettivo della co-progettazione in alternativa alle procedure di evidenzia pubblica di cui al Codice dei Contratti, ponendo quale condizione per la legittimità di tale strumento il fatto che la procedura messa in atto dalla PA non si limiti ad un richiamo formale alla normativa ma consista in quelle forme di collaborazione e progettualità nuove che l’art. 55 richiede.

Molto più di recente, e precisamente con Sentenza nr. 255 del 26/11/2020, la Consulta ha invece affrontato lo spinoso, e per certi versi annoso, tema degli affidamenti diretti alle ODV dei servizi di emergenza e urgenza in ambito sanitario. Tema annoso perché intorno alle convenzioni di affidamento diretto si è aperto un contenzioso da quasi un ventennio, dunque anche prima dell’entrata in vigore del Codice del Terzo Settore.

In tale sede la Corte Costituzionale ha affermato che non ci sono, allo stato, elementi normativi univoci che consentano la legittima esclusione dello strumento convenzionale di cui all’art 57 del Codice del Terzo Settore a soggetti diversi dalle ODV e segnatamente alle associazioni (già ONLUS e prossime ETS) e alle cooperative sociali.

Le linee guida oggi deliberate con decreto ministeriale, oltre ad illustrare in maniera esaustiva la normativa in parola, hanno anche il pregio di fornire utili schemi di sintesi per orientare il lavoro delle PA nei procedimenti amministrativi finalizzati alla realizzazione della co-programmazione e della co-progettazione, in questo modo concretamente favorendo l’implementazione di queste nuove prassi concertative oltre le mera enunciazioni di principio.